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MIMIT – Contratti di sviluppo – Investimenti per sostenibilità processi produttivi

MIMIT – Contratti di sviluppo – Investimenti per sostenibilità processi produttivi

Settori

Agricoltura, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi, Trasporti, Turismo

Territorio

Tutto il territorio italiano

Destinatari

Grande impresa, PMI e Micro Imprese

Tipologia di aiuto

Contributi a fondo perduto, Finanziamenti agevolati o garantiti dallo Stato

Investimenti Spesati

Attrezzature e Macchinari, Consulenze/Servizi, Digitalizzazione, Impiantistica/Opere edili, Marchi, brevetti e design, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili

Complessità

Complessa

Data di apertura

Aprirà il 11/11/2024 12:00

Scadenza

Data non disponibile - Chiuderà ad esaurimento delle risorse

Per questa opportunità risulta ancora una dotazione finanziaria di 350.000.000,00 €

Il beneficio di questo bando può essere cumulabile con altre misure generali come i crediti d’imposta, rispettando il tetto massimo di beneficio pari al 100% dell’investimento sostenuto.
Attenzione: per accedere a questo bando l’azienda deve essere in possesso di specifiche qualifiche o iscrizioni. Trovi il dettaglio di questi requisiti nel testo riassuntivo qui sotto.

Descrizione

L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto della già citata Misura per il “Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche” il cui scopo è incentivare gli investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti per sostenere, in relazione al sottoinvestimento 1, i settori dell’efficienza energetica, la produzione rinnovabile per l’autoconsumo e la trasformazione sostenibile del processo produttivo.

Soggetti Beneficiari

I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione. Il programma di sviluppo può, altresì, essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

I destinatari delle agevolazioni, fino ad un massimo complessivo di 5 imprese, sono:

  • l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto;
  • le eventuali imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo;
  • soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni previste dal presente Bando sono:

  • finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili;
  • contributo in conto interessi;
  • contributo in conto impianti;
  • contributo diretto alla spesa;
  • partecipazione temporanea al capitale di rischio.

La spesa ammessa è a partire da 20 milioni di euro per i programmi di sviluppo industriale e per i programmi di sviluppo per la tutela ambientale.

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.

  • Intensità di aiuto (ESL) per localizzazione geografica e dimensione d’impresa:

  • Intensità d’aiuto per tipologia di investimento:

Per i programmi di grandi dimensioni, che rivestono una particolare rilevanza strategica, è attiva una specifica procedura, l’Accordo di Sviluppo, che implica una corsia preferenziale per le risorse, una riduzione dei tempi e un maggior coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte.

progetti di grandi dimensioni sono quelli che prevedono investimenti ammissibili per almeno 50 milioni di euro.

La dotazione finanziaria è di 350 milioni di euro.

Attività finanziabili e spese ammissibili

Le domande devono avere ad oggetto un programma di sviluppo per la tutela ambientale concernente un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente.

progetti d’investimento devono essere volti:

  • a) alla tutela dell’ambiente, compresi gli aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra;
  • b) all’introduzione di misure di efficienza energetica;
  • c) alla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dell’idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento, solo qualora gli investimenti riguardino interventi destinati all’autoconsumo dell’impresa beneficiaria e risultino inseriti in un più ampio programma di investimenti;
  • d) all’efficienza nell’utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un’economia circolare.

I progetti d’investimento devono garantire il raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi ambientali:

  • a) riduzione di almeno il 40%, rispetto alla situazione precedente l’aiuto, delle emissioni dirette di gas serra degli impianti industriali che attualmente utilizzano combustibili fossili come fonte di energia. Detta riduzione può essere ottenuta mediante l’elettrificazione dei processi produttivi e il passaggio all’uso di idrogeno o di combustibili rinnovabili derivati dall’idrogeno;
  • b) riduzione di almeno il 20%, rispetto alla situazione precedente l’aiuto, del consumo di energia negli impianti industriali oggetto delle agevolazioni.

Le spese agevolabili tramite gli aiuti di Stato previsti dallo strumento del contratto di sviluppo sono diversificate a seconda del tipo di progetto da realizzare:

  • SPESE AGEVOLABILI PER PROGRAMMI DI TUTELA AMBIENTALE:
    • suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 10% dell’investimento complessivo ammissibile del progetto;
    • opere murarie e assimilate (nella misura massima del 40% dell’investimento complessivo e del 70% per i progetti in ambito turistico);
    • infrastrutture specifiche aziendali;
    • macchinari, impianti e attrezzature, o anche i beni necessari all’attività amministrativa dell’impresa nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
    • programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate. I programmi informatici devono essere commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. I brevetti, le licenze, il know-how e le conoscenze tecniche non brevettate devono riguardare nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, e sono ammissibili solo per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal progetto. Per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile;
    • spese per consulenze per le sole PMI e nella misura di misura massima del 4% delle spese per l’investimento complessivo.

Che investimenti posso realizzare con questa opportunità?
Vediamo alcuni esempi

Che investimenti posso realizzare con questa opportunità?

Esempio di calcolo del credito d’imposta Transizione 5.0

  • Un’azienda ha registrato presso la SIAE un software nell’anno 2023 può beneficiare del Patent Box per agevolare i costi per la realizzazione e mantenimento dello stesso.

    Costi sostenuti (dall’annualità 2016 al 2023)

    • Costo del personale Euro 100.000
    • Costo sviluppo software Euro 50.000
    • Costo consulenze annesse allo sviluppo Euro 15.000

    Totale costi sostenuti Euro 165.000 * 110% = Euro 181.500 * 27,90% (IRES 24% + IRAP 3,9%) = Euro 50.638,50 (IMPOSTE RISPARMIATE PRIMA ANNUALITA’)

     

Note

Le istanze di accesso alle risorse possono essere presentate all’Agenzia nell’apposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito internet dell’Agenzia medesima (www.invitalia.it).

Le domande di finanziamento saranno esaminate in ordine cronologico.

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