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MASAF – Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica settore agricoltura

MASAF – Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica settore agricoltura

Settori

Agricoltura

Territorio

Sicilia (Agrigento, Caltanisetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani), Campania (Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno), Puglia (Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto), Sardegna (Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Sud Sardegna), Molise (Campobasso, Isernia), Calabria (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia), Abruzzo (Chieti, L'Aquila, Pescara, Teramo), Basilicata (Matera, Potenza)

Destinatari

Grande impresa, PMI e Micro Imprese

Tipologia di aiuto

Crediti d'imposta

Investimenti Spesati

Attrezzature e Macchinari, Impiantistica/Opere edili

Complessità

Complessa

Data di apertura

Aprirà il 20/11/2024

Scadenza

Chiuderà il 17/01/2025

Per questa opportunità risulta ancora una dotazione finanziaria di 1.600.000.000,00 €
 

Il beneficio di questo bando può essere cumulabile con altre misure generali come i crediti d’imposta, rispettando il tetto massimo di beneficio pari al 100% dell’investimento sostenuto.
Attenzione: per accedere a questo bando l’azienda deve essere in possesso di specifiche qualifiche o iscrizioni. Trovi il dettaglio di questi requisiti nel testo riassuntivo qui sotto.

Descrizione

Il presente decreto reca le disposizioni applicative per l’attribuzione alle imprese del contributo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, che ricomprende i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, e Sicilia. 

Soggetti Beneficiari

I soggetti beneficiari del credito d’imposta del presente decreto sono:

  • le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
  • le imprese attive nel settore forestale;
  • le microimprese, le piccole e medie imprese attive nel settore della pesca e acquacoltura.

Possono accedere al credito d’imposta le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato già operative o che si insediano nella ZES unica, in relazione all’acquisizione anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie.

Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo, pena la decadenza dai benefici goduti.

Entità e forma dell'agevolazione

La determinazione della percentuale del credito d’imposta:
  • per le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli è effettuata nella misura del 65% dei costi ammissibili;
  • per le imprese attive nel settore forestale è del 100% dei costi ammissibili.
Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 16 Maggio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 40 milioni di euro. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 50.000 euro.

Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione. 

Se, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti. 

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Le risorse destinate al credito di imposta sono pari a 1,6 miliardi di euro per l’anno 2024.

Attività finanziabili e spese ammissibili

Gli aiuti destinati alle microimprese, le piccole e medie imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, coprono i seguenti costi
ammissibili:

  • costi di costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili, compresi gli investimenti in cablaggio passivo interno o in cablaggio strutturato per le reti di dati e, se necessario, alla parte accessoria della rete passiva che si trova sulla proprietà privata situata al di fuori dell’edificio, fermo restando che i terreni acquistati sono ammissibili solo in misura non superiore al 10% dei costi totali ammissibili dell’investimento agevolato;
  • acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature, al massimo fino al loro valore di mercato.

Gli aiuti destinati alle grandi imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, coprono i seguenti costi ammissibili:

  • costi di costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili, compresi gli investimenti in cablaggio passivo interno o in cablaggio strutturato per le reti di dati e, se necessario, alla parte accessoria della rete passiva che si trova sulla proprietà privata situata al di fuori dell’edificio, fermo restando che i terreni acquistati sono ammissibili solo in misura non superiore al 10% dei costi totali ammissibili dell’investimento agevolato;
  • acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature, al massimo fino al loro valore di mercato.

Gli aiuti ai rimboschimenti e ai settori agroforestali, connessi all’investimento possono essere concessi per i seguenti costi ammissibili:

  • costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili, fermo restando che l’acquisto dei terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’intervento agevolato;
  • acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature, al massimo fino al loro valore di mercato.

Gli aiuti al settore acquacoltura possono essere concessi per i seguenti investimenti:

  • investimenti in attrezzature che migliorano la selettività degli attrezzi da pesca con riguardo alla taglia o alla specie;
  • investimenti a bordo o in attrezzature che eliminano i rigetti evitando e riducendo le catture indesiderate di stock commerciali o che riguardano catture indesiderate;
  • investimenti in attrezzature che limitano e, ove possibile, eliminano gli impatti fisici e biologici della pesca sull’ecosistema o sul fondo marino;
  • investimenti in attrezzature che proteggono gli attrezzi da pesca e le catture da mammiferi e uccelli;
  • investimenti per la promozione della salute, della sicurezza e delle condizioni di lavoro dei pescatori;
  • investimenti volti a migliorare l’efficienza energetica e a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, ad eccezione di quelli per la sostituzione o l’ammodernamento dei motori;
  • investimenti che aumentano la produttività o hanno effetti positivi nel settore dell’acquacoltura;
  • investimenti intesi ad aumentare il potenziale dei siti di acquacoltura.

Gli investimenti devono essere stati realizzati dal 16 Maggio 2024 al 15 novembre 2024.

Che investimenti posso realizzare con questa opportunità?
Vediamo alcuni esempi

Che investimenti posso realizzare con questa opportunità?

Esempio di calcolo del credito d’imposta Transizione 5.0

  • Un’azienda ha registrato presso la SIAE un software nell’anno 2023 può beneficiare del Patent Box per agevolare i costi per la realizzazione e mantenimento dello stesso.

    Costi sostenuti (dall’annualità 2016 al 2023)

    • Costo del personale Euro 100.000
    • Costo sviluppo software Euro 50.000
    • Costo consulenze annesse allo sviluppo Euro 15.000

    Totale costi sostenuti Euro 165.000 * 110% = Euro 181.500 * 27,90% (IRES 24% + IRAP 3,9%) = Euro 50.638,50 (IMPOSTE RISPARMIATE PRIMA ANNUALITA’)

     

Note

Il criterio di valutazione è a graduatoria con attribuzione di punteggio.

Saranno finanziati esclusivamente i Piani Quadro SDI che conseguiranno un punteggio minimo di 65/100.

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