Le domande devono avere ad oggetto un programma di sviluppo per la tutela ambientale concernente un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente.
I progetti d’investimento devono essere volti:
- a) alla tutela dell’ambiente, compresi gli aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra;
- b) all’introduzione di misure di efficienza energetica;
- c) alla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dell’idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento, solo qualora gli investimenti riguardino interventi destinati all’autoconsumo dell’impresa beneficiaria e risultino inseriti in un più ampio programma di investimenti;
- d) all’efficienza nell’utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un’economia circolare.
I progetti d’investimento devono garantire il raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi ambientali:
- a) riduzione di almeno il 40%, rispetto alla situazione precedente l’aiuto, delle emissioni dirette di gas serra degli impianti industriali che attualmente utilizzano combustibili fossili come fonte di energia. Detta riduzione può essere ottenuta mediante l’elettrificazione dei processi produttivi e il passaggio all’uso di idrogeno o di combustibili rinnovabili derivati dall’idrogeno;
- b) riduzione di almeno il 20%, rispetto alla situazione precedente l’aiuto, del consumo di energia negli impianti industriali oggetto delle agevolazioni.
Le spese agevolabili tramite gli aiuti di Stato previsti dallo strumento del contratto di sviluppo sono diversificate a seconda del tipo di progetto da realizzare:
- SPESE AGEVOLABILI PER PROGRAMMI DI TUTELA AMBIENTALE:
- suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 10% dell’investimento complessivo ammissibile del progetto;
- opere murarie e assimilate (nella misura massima del 40% dell’investimento complessivo e del 70% per i progetti in ambito turistico);
- infrastrutture specifiche aziendali;
- macchinari, impianti e attrezzature, o anche i beni necessari all’attività amministrativa dell’impresa nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
- programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate. I programmi informatici devono essere commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. I brevetti, le licenze, il know-how e le conoscenze tecniche non brevettate devono riguardare nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, e sono ammissibili solo per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal progetto. Per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50% dell’investimento complessivo ammissibile;
- spese per consulenze per le sole PMI e nella misura di misura massima del 4% delle spese per l’investimento complessivo.